Cosa è la calvizie?

Cosa è la calvizie? Sono milioni gli uomini in tutto il mondo che hanno problemi con la caduta di capelli, ma molti non trattano l’argomento fino in fondo e non vogliono sapere in realtà di cosa si tratta. L’alopecia maschile androgenetica è un problema causato dall’indebolimento costituzionale o genetico dei follicoli del cuoio capelluto.

Cosa è la calvizie

Nell’uomo questi follicoli sono particolarmente sensibili e per cause genetiche e la presenza di testosterone  diidrotestosterone non semplifica questo problema.

Cosa è la calvizie, le sue cause principali

Di solito la causa principale della calvizie è un fatto ereditario, ma esistono anche altre situazioni che favoriscono l’insorgere di questo problema come la forfora per esempio.

In Italia è stato calcolato che il 30% della popolazione soffre di calvizie, di questa percentuale è stato calcolato che la maggior parte sono tutti uomini che hanno dai 30 anni in su.

La persona che soffre di calvizie, non si accorge subito del problema perché il suo decorso è molto lento.

Sapere cosa è la calvizie e come curarla

Si parte con l’arretramento dell’attaccatura dei capelli sulla fronte e si continua con la fase di crescita del capello che si riduce sempre più notevolmente. Per combattere il problema e cercare di trovare una soluzione occorre utilizzare dei prodotti specifici che riescano ad ridurre almeno in parte la perdita dei capelli.

E bene sapere che esistono due tipologie di calvizie: quella ad evoluzione lenta che aumenta con il passare degli anni e che si manifesta negli uomini tra i 28 e 35 anni, mentre quella ad evoluzione rapida che colpisce i soggetti molto giovani sui 20 anni. Inoltre, c’è anche una piccola percentuale di donne che ha problemi di calvizie e nella maggior parte dei casi il rimedio più consigliato è quello del trapianto di capelli, ora sapete cosa è la calvizie.

Addominoplastica affrontare le principali complicazioni

Addominoplastica complicazioni: al fine di evitare le più comuni complicazioni da addominoplastica, la maggior parte dei chirurghi prescrive ai pazienti in fase pre-operatoria, antibiotici per contrastare l’infezione della ferita.

Addominoplastica affrontare le principali complicazioni

Tali infezioni possono verificarsi in misura lieve – si pensi a un ascesso della sutura – o in misura più grave: seppur queste ultime sono decisamente minoritarie rispetto a quelle più ordinarie, ricordiamo come sia bene porre la massima cautela nella gestione del post-operazione, per evitare pregiudizi che potrebbero perfino mettere in pericolo di vita.

Tra le già ricordate complicazioni vi è l’ascesso della sutura che, generalmente, non è affatto pericoloso, ed è causato dal comportamento del corpo, che cerca di dissolvere alcune delle suture assorbibili che sono disposte negli strati profondi del tessuto. L’ascesso si cura facilmente e di solito, ulteriori antibiotici non sono necessari a meno che il paziente non mostri segni come febbre e l’arrossamento su una superficie estesa.

Addominoplastica complicazioni possibili

Più complessi sono i trattamenti di MRSA, tanto che – per precauzione di routine – il chirurgo chiede anticipatamente ai pazienti se qualcuno, in famiglia, ha precedentemente mostrato episodi di tale patologia (S. aureus resistente Methcillin).

L’MRSA può essere un’infezione molto pericolosa dopo l’intervento chirurgico: se il paziente ha una storia di positività, viene generalmente inserito un tampone nel naso (dove di frequente risiede l’MRSA), con somministrazione di antibiotici specifici al momento dell’intervento chirurgico. Capita inoltre che le ferite da addominoplastica possano essere separate.

Le motivazioni alla base di tale evento possono essere molteplici, ma principalmente riconducibili a una eccessiva tensione della pelle, o alla scarsa guarigione del bordo della ferita in conseguenza della insufficiente irrorazione sanguigna .

Addominoplastica complicazioni di altro genere

Addominoplastica complicazioni: ancora, in seguito all’intervento si può andare incontro alla raccolta di fluidi, comune quando vi è molto spazio tra la cute addominale e il muscolo sottostante (i fluidi possono facilmente accumularsi in questo spazio e complicare il processo di guarigione). Seroma (raccolta di fluido nella ferita) o ematoma (raccolta di sangue nello spazio “morto”) possono causare infezioni e cicatrici evidenti.

Ginecomastia: boom italiano+20% interventi

Ginecomastia maschile? È in continua crescita la popolazione maschile che si rivolge al chirurgo estetico per sottoporsi a interventi di riduzione del volume del seno.

Stando agli ultimi dati ufficializzati dall’Associazione italiana di chirurgia plastica ed estetica (Aicpe) in un comunicato stampa diffuso sul proprio sito web; infatti, nel corso dell’ultimo anno le operazioni di riduzione del seno maschile (ginecomastia) sarebbero cresciute del 20 per cento.

Ginecomastia maschile: boom italiano +20% interventi

Un trend che rende il “mercato” italiano della chirurgia estetica molto vicino a quello di altri mercati europei ed extra europei, con sviluppi in doppia cifra facilmente riscontrati anche in Inghilterra e nei più lontani (ma solo geograficamente) Stati Uniti.

Che problemi da la Ginecomastia maschile?

Secondo quanto rivelato dall’Aicpe, il problema correggibile con le operazioni di ginecomastia maschile colpirebbe soprattutto i più giovani e, in particolar modo, i ragazzi sotto i 30 anni: alla base di tutto vi sarebbero disturbi ormonali, ben più frequenti nelle nuove generazioni.

Ma non solo: sempre secondo il report rilasciato dall’Associazione, a soffrire dei problemi psicologici derivanti da un seno troppo ingombrante sarebbero anche gli uomini con età anagrafica superiore ai 60 anni. In questo caso, tuttavia, l’aumento del numero di interventi sembra essere legato alla correzione degli effetti derivanti dalle terapie ormonali per il tumore alla prostata.

Ad ogni modo, limitare le determinanti che conducono gli uomini a sottoporsi a interventi di ginecomastia maschile ai soli disturbi giovanili o tumorali è inefficiente: molto dipende anche da fattori secondari, in grado di alterare comunque l’equilibrio ormonale, causando lo sviluppo anomalo delle mammelle maschili. Si pensi, ad esempio, all’abuso di sostanze farmaceutiche a base di digitale, di sostanze antidepressive, di cannabis e di sostanze dopanti, o ancora di integratori alimentari.

In definitiva  cosa è la ginecomastia maschile?

Sopra appena descritta, ricordiamo che la ginecomastia è una condizione caratterizzata dallo sviluppo delle mammelle maschili. In una situazione evolutiva “normale”, le ghiandole mammarie maschili si sviluppano rapidamente durante la pubertà, per poi atrofizzarsi. Se invece la fase di atrofia non dovesse intervenire, le ghiandole mammarie continuano a crescere in maniera non dissimile da quelle femminili.

I disturbi che si cercano di correggere attraverso gli interventi di revisione della ginecomastia maschile sono per la maggior parte estetici, visto e considerato che l’approccio visivo del fisico maschile ne risulta fortemente pregiudicato.

Attenzione, in ogni caso, a non confondere la ginecomastia maschile con la c.d. lipomastia (chiamata anche, nel gergo comune, ginecomastia falsa). In quest’ultimo caso si tratta infatti di un mero accumulo di tessuto adiposo nella zona mammaria, in grado di generare un incremento di volume piuttosto inestetico.

Esistono altre cure per la ginecomastia maschile?

Per curare le ginecomastia non è inoltre sempre necessario sottoporsi a interventi di chirurgia estetica: spesso i trattamenti a base di tamoxifene o anastrozolo risultano essere sufficienti per contrastare i più visibili effetti di questa patologia. Se non dovesse essere sufficiente, si può ben ricorrere a interventi di chirurgia estetica, oramai diffusissimi in tutta Italia, presso qualsiasi centro di medicina estetica.

Si noti ancora che sia nell’ipotesi di ginecomastia maschile vera e propria, sia nelle ipotesi di lipomastia, l’intervento chirurgico risulta essere molto simile (anche poiché, molto spesso, entrambe le condizioni si manifestano contemporaneamente nel fisico). Si parla inoltre di macro-ginecomastia se la patologia assume forme molto evidenti: in termini esemplificativi, se la misura di seno è maggiore di 5 centimetri al di sotto della linea del seno.

In ogni caso, il nostro consiglio è quello di rivolgervi ad uno specialista per una consulenza specifica e “su misura” considerando che – come ogni patologia estetica – anche gli interventi di correzione della ginecomastia devono essere ritagliate sullo specifico paziente.

Continueremo ad informarvi sull’evoluzione di questa tendenza per la ginecomastia maschile, che anche in Italia sta assumendo proporzioni di grande interesse.

Come curare la calvizie o Alopecia

Come curare la calvizie: ai giorni nostri, con i tanti progressi fatti in campo medico e chirurgico, esistono anche alcune soluzioni per curare la calvizie ma nella maggior parte dei casi si tratta di prodotti che non sono adatti a tutti i tipi di cuoio capelluto e questo potrebbe provocare problemi anche seri, alla struttura dei capelli.

Per prevenire in tempo l’insorgere dalla calvizie, oltre a pensare immediatamente alla chirurgia estetica è buona norma utilizzare un trattamento meno invasivo e insieme ad un esperto, esaminare tutte le possibili cause e soluzioni per come curare la calvizie.

Come curare la calvizie o Alopecia

Per questo motivo bisogna chiedere consiglio ad un esperto del settore che sarà in grado di offrirvi una soluzione alternativa per risolvere il vostro problema.

Chi ci può dire come curare la calvizie?

L’esperto di questo settore si chiama tricologo, il medico, specializzato nel settore capelli, sarà in grado di analizzare il problema nel dettaglio e in seguito sarà in grado di prescrivere trattamenti medici ideali per lo specifico tipo di problema.

Per risolvere il problema della calvizie non sempre basta bere succhi con  vitamine e minerali, ma occorre farsi visitare da un esperto che vi consiglierà per tempo e vi proporrà delle soluzioni mirate, in base ai vostri problemi.

Il medico, per aiutare il paziente, può utilizzare dei farmaci antiandrogeni che sono in grado di ridurre la trasformazione del testosterone, naturalmente se esso valuta che il vostro problema sia migliorabile con questo tipo di approccio.

Come curare la calvizie intervenendo tempestivamente

Ricordiamo che la calvizie può essere causata anche da molti fattori ereditari (alopecia androgenetica) entrando in gioco anche degli specifici ormoni come testosterone, DHT, DHEA, androstenedione,  si viene infatti a creare uno squilibrio che progressivamente arriva a causare la distruzione dei follicoli piliferi, comunque, anche in questi casi, si può ritardare la caduta dei capelli e anche in modo efficace.

Bisognerebbe rivolgersi al medico per conoscere come fare e come curare la calvizie subito, appena si inizia a notare una caduta anomala dei capelli, ma spesso quando si è giovani si tende a minimizzare o comunque a non dare subito importanza a questo fenomeno, se non che poi rendersi conto che si è perduto del tempo prezioso e che saremmo dovuti intervenire tempestivamente.

Per saperne di più su Come curare la calvizie potete fare riferimento anche all’ Ambulatorio di Dermatologia ospedale Umberto I:

I prezzi dei principali interventi di chirurgia estetica

La crisi economica e l’accresciuta concorrenza del settore, ha condotto i prezzi degli interventi di chirurgia estetica in parziale ribasso.

I prezzi dei principali interventi di chirurgia estetica
I prezzi dei principali interventi di chirurgia estetica

Ma quali sono, oggi, i costi dei principali interventi plastici? Cerchiamo di trarre un breve contorno delle operazioni di chirurgia estetica, tracciando un rapido sunto della media dei listini applicati dai centri di medicina estetica.

Partiamo dagli interventi di chirurgia estetica al naso, al secondo posto tra le operazioni di chirurgia plastica più effettuate in Italia in questo 2012.

La rinoplastica (questo il nome degli interventi in tale area del volto) si pratica in sala operatoria e, sebbene sia composta da differenti tecniche di intervento, può vantare un prezzo che oggi si aggira tra i 3 e i 5 mila euro, comprese le cure post intervento.

Più economici sono, di norma, gli interventi di cura delle cicatrici, che puntano a nascondere i segni indelebili determinati dalle stesse. Ovviamente, il prezzo di questo tipo di intervento dipende dalla grandezza, dalla natura e dal posizionamento delle cicatrici.

Tuttavia il costo può aggirarsi di norma entro i 1.000 – 2.000 euro per le cicatrici di piccole dimensioni. Se invece la cicatrice è più estesa (si pensi al taglio cesareo o all’addominoplastica invasiva), il prezzo può salire vertiginosamente.

La blefaroplastica, richiesta soprattutto dagli uomini, consiste nella chirurgia della palpebra ed è utile per ringiovanire il proprio sguardo. Di norma il costo si aggira tra i 3.000 e i 4.000 euro. La chirurgia estetica del seno, ancora la più richiesta, ha un prezzo che dipende dalla natura di mastoplastica additiva richiesta (protesi, trapianto di grasso ecc.): i prezzi variano di solito tra i 6 e gli 8 mila euro.

Infine, per quanto concerne la chirurgia estetica delle labbra (come l’eliminazione delle rughe più profonde intorno alla bocca), il costo dipende dalla tipologia di intervento che si va ad adottare: dai 400 euro delle iniezioni di acido ialuronico, ai 2.000 – 3.000 euro della labioplastica.

Chirurgia plastica estetica: le nuove regole in vigore in Europa

Il 2013 si preannuncia come un nuovo anno di difficoltà per le famiglie e le imprese italiane ed europee. Per il mondo della chirurgia estetica e plastica, invece, gli occhi sono puntati prevalentemente sull’applicazione e sul rispetto delle nuove regole che si accingono ad entrare in vigore nei principali mercati europei, e non solo, al fine di disciplinare un settore che spesso e (mal) volentieri, in passato, ha prestato il fianco a facili critiche e opposizioni polemiche.

Chirurgia plastica estetica le nuove regole in vigore in Europa

I primi passi sono stati compiuti anche dall’Italia, nella scorsa estate, con la c.d. legge Martini: in seguito al nuovo provvedimento legislativo, gli interventi al seno sono effettuabili solamente da alcuni medici specialistici; gli interventi sui minorenni sono infine vietati, fornendo in tal modo una risposta puntuale a chi domandava regole più severe per disciplinare il settore.

Il trend italiano ha trovato diffusione positiva anche nel resto d’Europa, dove i legislatori nazionali stanno approcciando nei confronti di discipline normative più rigide, che possano fornire maggiori garanzie ai pazienti che scelgono di sottoporsi a interventi di chirurgia estetica e plastica.

L’obiettivo comune è quello di evitare le situazioni pregiudizievoli per i pazienti, e ricondurre gli stessi sotto le mani e i ferri di medici specialisti.

Si dia ad esempio un’occhiata a quanto sta accadendo in Austria, dove sono state recentemente introdotte delle regole molto restrittive, e sanzioni amministrative severe. Ad esempio, dal 2013 a Vienna non sarà possibile effettuare interventi a fini estetici su pazienti di età minore di 16 anni, mentre per quelli con età superiore ai 16 anni, ma inferiore ai 18 anni, occorrerà il consenso dei genitori e una valutazione psicologica.

Da notare che, in Austria come altrove, gli interventi di chirurgia plastica dovranno essere effettuati solamente da specialisti “certificati”, mentre coloro che non hanno ottenuto l’abilitazione specifica non potranno effettuare operazioni di chirurgia, dovendosi limitare ad eseguire solo alcuni determinati interventi meno invasivi.

Viene inoltre stabilito un intervallo temporale di almeno due settimane tra il primo incontro con il medico e la firma del consenso all’operazione, in aggiunta a norme ben più severe sul fronte della promozione degli interventi di chirurgia plastica: non potranno adottarsi proclami commerciali “comuni”, che non sono evidentemente in linea con quanto previsto dall’etica del settore medico.

Insomma, dopo anni di lacune e margini di facile “interpretazione” del settore, in cui si sono moltiplicati i casi di mala sanità e le cause intentate contro inefficienti centri di medicina estetica, o fantomatici specialisti della chirurgia estetica, qualcosa sembra finalmente cambiare.

Il lato negativo di tutta la vicenda è che, ancora una volta, per ottenere un reale cambiamento si è dovuto attendere lo scoppio di alcune gravi situazioni, come quella – non troppo remota – delle protesi PIP in Francia.

Lo scandalo esplose all’interno dei confini transalpini nel “lontano” febbraio 2010, inducendo alcuni Paesi europei – tra cui la Francia – a correre a ripari assumendo provvedimenti che andassero a disciplinare in maniera più rigida gli interventi di chirurgia estetica e i materiali utilizzati in simili operazioni.

Proprio a Parigi, ad esempio, le operazioni di chirurgia estetica sono limitate ai soli specialisti che hanno avuto l’autorizzazione ad operare in cliniche dedicate, e si preannunciano nuovi provvedimenti in grado di disciplinare in maniera perfino più accorta l’intero settore.

In Inghilterra la strada verso una regolamentazione più severa è intanto stata aperta: a Londra gli scandali in materia di chirurgia estetica sono arrivati in maniera piuttosto palese, inducendo anche il legislatore locale a intervenire nel settore, ed evitare che la concorrenza sul prezzo potesse indurre i pazienti a sottoporsi a operazioni dannose per il proprio fisico.