Il tatuaggio sul posto di lavoro

Fino a non troppo tempo fa i tatuaggi erano tradizionalmente associati a segmenti e gruppi culturali piuttosto ristretti. Nel corso degli ultimi anni, tuttavia, un numero sempre crescente di uomini e donne, provenienti da vari ambiti artistici e non, hanno iniziato a farsi tatuare in diverse aree del corpo, al fine di conseguire un segno indelebile e significante.

Il tatuaggio sul posto di lavoro

Dalle piccole immagini, poco appariscenti, ai grandi disegni, la body art è ben più di una moda. E, anche se ci sono state ondate di pratiche del tatuaggio popolare, come i bracciali e tatuaggi nella parte bassa della schiena, ci sono la maggior parte delle persone scelgono di farsi un tatuaggio per ragioni più personali.

Diverse persone si fanno un tatuaggio perché lo vedono come “un prolungamento di se stessi e della propria personalità”. Molte donne, ad esempio, madri di successo e donne in carriera nel marketing manager, affermano che si fanno dei tatuaggi per ricordare certi momenti della loro vita.

Ritengono che siano una sorta di album fotografico permanenti. Ma cosa succede quando si va in cerca di un lavoro e la società richiede ai tatuaggi visibili di essere coperti?

Dal punto di vista giuridico, le imprese hanno il diritto di imporre un rigido codice di abbigliamento che richiede che l’arte del corpo non venga mostrata, ammesso che ciò non sia riconducibile a qualche forma di discriminazione.

Considerato che i tatuaggi hanno guadagnato tanta popolarità negli ultimi anni, molte aziende stanno iniziando ad assumere una posizione più rilassata nei loro riguardi, senza richiedere al loro personale di coprire tale forma di body art.

Si tenga comunque in considerazione che molto dipende dalla tipologia di lavoro. Ad esempio, i ristoranti possono richiedere ai propri camerieri, mentre lo stesso non sarà necessario per i cuochi o per il personale di cucina.

Addominoplastica affrontare le principali complicazioni

Addominoplastica complicazioni: al fine di evitare le più comuni complicazioni da addominoplastica, la maggior parte dei chirurghi prescrive ai pazienti in fase pre-operatoria, antibiotici per contrastare l’infezione della ferita.

Addominoplastica affrontare le principali complicazioni

Tali infezioni possono verificarsi in misura lieve – si pensi a un ascesso della sutura – o in misura più grave: seppur queste ultime sono decisamente minoritarie rispetto a quelle più ordinarie, ricordiamo come sia bene porre la massima cautela nella gestione del post-operazione, per evitare pregiudizi che potrebbero perfino mettere in pericolo di vita.

Tra le già ricordate complicazioni vi è l’ascesso della sutura che, generalmente, non è affatto pericoloso, ed è causato dal comportamento del corpo, che cerca di dissolvere alcune delle suture assorbibili che sono disposte negli strati profondi del tessuto. L’ascesso si cura facilmente e di solito, ulteriori antibiotici non sono necessari a meno che il paziente non mostri segni come febbre e l’arrossamento su una superficie estesa.

Addominoplastica complicazioni possibili

Più complessi sono i trattamenti di MRSA, tanto che – per precauzione di routine – il chirurgo chiede anticipatamente ai pazienti se qualcuno, in famiglia, ha precedentemente mostrato episodi di tale patologia (S. aureus resistente Methcillin).

L’MRSA può essere un’infezione molto pericolosa dopo l’intervento chirurgico: se il paziente ha una storia di positività, viene generalmente inserito un tampone nel naso (dove di frequente risiede l’MRSA), con somministrazione di antibiotici specifici al momento dell’intervento chirurgico. Capita inoltre che le ferite da addominoplastica possano essere separate.

Le motivazioni alla base di tale evento possono essere molteplici, ma principalmente riconducibili a una eccessiva tensione della pelle, o alla scarsa guarigione del bordo della ferita in conseguenza della insufficiente irrorazione sanguigna .

Addominoplastica complicazioni di altro genere

Addominoplastica complicazioni: ancora, in seguito all’intervento si può andare incontro alla raccolta di fluidi, comune quando vi è molto spazio tra la cute addominale e il muscolo sottostante (i fluidi possono facilmente accumularsi in questo spazio e complicare il processo di guarigione). Seroma (raccolta di fluido nella ferita) o ematoma (raccolta di sangue nello spazio “morto”) possono causare infezioni e cicatrici evidenti.

Ginecomastia: boom italiano+20% interventi

Ginecomastia maschile? È in continua crescita la popolazione maschile che si rivolge al chirurgo estetico per sottoporsi a interventi di riduzione del volume del seno.

Stando agli ultimi dati ufficializzati dall’Associazione italiana di chirurgia plastica ed estetica (Aicpe) in un comunicato stampa diffuso sul proprio sito web; infatti, nel corso dell’ultimo anno le operazioni di riduzione del seno maschile (ginecomastia) sarebbero cresciute del 20 per cento.

Ginecomastia maschile: boom italiano +20% interventi

Un trend che rende il “mercato” italiano della chirurgia estetica molto vicino a quello di altri mercati europei ed extra europei, con sviluppi in doppia cifra facilmente riscontrati anche in Inghilterra e nei più lontani (ma solo geograficamente) Stati Uniti.

Che problemi da la Ginecomastia maschile?

Secondo quanto rivelato dall’Aicpe, il problema correggibile con le operazioni di ginecomastia maschile colpirebbe soprattutto i più giovani e, in particolar modo, i ragazzi sotto i 30 anni: alla base di tutto vi sarebbero disturbi ormonali, ben più frequenti nelle nuove generazioni.

Ma non solo: sempre secondo il report rilasciato dall’Associazione, a soffrire dei problemi psicologici derivanti da un seno troppo ingombrante sarebbero anche gli uomini con età anagrafica superiore ai 60 anni. In questo caso, tuttavia, l’aumento del numero di interventi sembra essere legato alla correzione degli effetti derivanti dalle terapie ormonali per il tumore alla prostata.

Ad ogni modo, limitare le determinanti che conducono gli uomini a sottoporsi a interventi di ginecomastia maschile ai soli disturbi giovanili o tumorali è inefficiente: molto dipende anche da fattori secondari, in grado di alterare comunque l’equilibrio ormonale, causando lo sviluppo anomalo delle mammelle maschili. Si pensi, ad esempio, all’abuso di sostanze farmaceutiche a base di digitale, di sostanze antidepressive, di cannabis e di sostanze dopanti, o ancora di integratori alimentari.

In definitiva  cosa è la ginecomastia maschile?

Sopra appena descritta, ricordiamo che la ginecomastia è una condizione caratterizzata dallo sviluppo delle mammelle maschili. In una situazione evolutiva “normale”, le ghiandole mammarie maschili si sviluppano rapidamente durante la pubertà, per poi atrofizzarsi. Se invece la fase di atrofia non dovesse intervenire, le ghiandole mammarie continuano a crescere in maniera non dissimile da quelle femminili.

I disturbi che si cercano di correggere attraverso gli interventi di revisione della ginecomastia maschile sono per la maggior parte estetici, visto e considerato che l’approccio visivo del fisico maschile ne risulta fortemente pregiudicato.

Attenzione, in ogni caso, a non confondere la ginecomastia maschile con la c.d. lipomastia (chiamata anche, nel gergo comune, ginecomastia falsa). In quest’ultimo caso si tratta infatti di un mero accumulo di tessuto adiposo nella zona mammaria, in grado di generare un incremento di volume piuttosto inestetico.

Esistono altre cure per la ginecomastia maschile?

Per curare le ginecomastia non è inoltre sempre necessario sottoporsi a interventi di chirurgia estetica: spesso i trattamenti a base di tamoxifene o anastrozolo risultano essere sufficienti per contrastare i più visibili effetti di questa patologia. Se non dovesse essere sufficiente, si può ben ricorrere a interventi di chirurgia estetica, oramai diffusissimi in tutta Italia, presso qualsiasi centro di medicina estetica.

Si noti ancora che sia nell’ipotesi di ginecomastia maschile vera e propria, sia nelle ipotesi di lipomastia, l’intervento chirurgico risulta essere molto simile (anche poiché, molto spesso, entrambe le condizioni si manifestano contemporaneamente nel fisico). Si parla inoltre di macro-ginecomastia se la patologia assume forme molto evidenti: in termini esemplificativi, se la misura di seno è maggiore di 5 centimetri al di sotto della linea del seno.

In ogni caso, il nostro consiglio è quello di rivolgervi ad uno specialista per una consulenza specifica e “su misura” considerando che – come ogni patologia estetica – anche gli interventi di correzione della ginecomastia devono essere ritagliate sullo specifico paziente.

Continueremo ad informarvi sull’evoluzione di questa tendenza per la ginecomastia maschile, che anche in Italia sta assumendo proporzioni di grande interesse.

I prezzi dei principali interventi di chirurgia estetica

La crisi economica e l’accresciuta concorrenza del settore, ha condotto i prezzi degli interventi di chirurgia estetica in parziale ribasso.

I prezzi dei principali interventi di chirurgia estetica
I prezzi dei principali interventi di chirurgia estetica

Ma quali sono, oggi, i costi dei principali interventi plastici? Cerchiamo di trarre un breve contorno delle operazioni di chirurgia estetica, tracciando un rapido sunto della media dei listini applicati dai centri di medicina estetica.

Partiamo dagli interventi di chirurgia estetica al naso, al secondo posto tra le operazioni di chirurgia plastica più effettuate in Italia in questo 2012.

La rinoplastica (questo il nome degli interventi in tale area del volto) si pratica in sala operatoria e, sebbene sia composta da differenti tecniche di intervento, può vantare un prezzo che oggi si aggira tra i 3 e i 5 mila euro, comprese le cure post intervento.

Più economici sono, di norma, gli interventi di cura delle cicatrici, che puntano a nascondere i segni indelebili determinati dalle stesse. Ovviamente, il prezzo di questo tipo di intervento dipende dalla grandezza, dalla natura e dal posizionamento delle cicatrici.

Tuttavia il costo può aggirarsi di norma entro i 1.000 – 2.000 euro per le cicatrici di piccole dimensioni. Se invece la cicatrice è più estesa (si pensi al taglio cesareo o all’addominoplastica invasiva), il prezzo può salire vertiginosamente.

La blefaroplastica, richiesta soprattutto dagli uomini, consiste nella chirurgia della palpebra ed è utile per ringiovanire il proprio sguardo. Di norma il costo si aggira tra i 3.000 e i 4.000 euro. La chirurgia estetica del seno, ancora la più richiesta, ha un prezzo che dipende dalla natura di mastoplastica additiva richiesta (protesi, trapianto di grasso ecc.): i prezzi variano di solito tra i 6 e gli 8 mila euro.

Infine, per quanto concerne la chirurgia estetica delle labbra (come l’eliminazione delle rughe più profonde intorno alla bocca), il costo dipende dalla tipologia di intervento che si va ad adottare: dai 400 euro delle iniezioni di acido ialuronico, ai 2.000 – 3.000 euro della labioplastica.

Rinoplastica: la moda del naso alla Middleton

Naso alla Middleton? Dal Regno Unito arriva una nuova tendenza in ambito di chirurgia estetica e, in particolar modo, di rinoplastica. Sono infatti sempre di più le pazienti che, scegliendo di compiere un ritocchino al proprio naso, ambiscono a crearsi un profilo simile a quello di Kate Middleton.

Rinoplastica la moda del naso alla Middleton

Mentre la sorella Pippa è diventata punto di riferimento del “lato b”, la duchessa di Cambridge sembra ben essere in grado di poter rappresentare un comodo approdo ideale per le revisioni al proprio apparato nasale.

Anche in Italia c’è la moda del naso alla Middleton

Stando a quanto affermano le cliniche del Regno Unito (ma anche qui da noi, in Italia, al tendenza è chiaramente in atto), sono sempre di più le donne che scelgono di somigliare alla bellezza femminile di Kate Middleton e, in particolar modo, ottenere un profilo nasale identico a quello della duchessa.

A confermare le impressioni sopra esposte è stato il recente report diffuso dal Transform Cosmetic Surgery Group, secondo cui nel 2012 il naso alla Middleton è stato il più richiesto nel contesto chirurgico plastico sul mercato del Regno Unito.

Secondo quanto afferma l’analisi, la motivazione è presto detta: la duchessa di Cambridge è in grado di rappresentare un moderno ideale di bellezza, giovane e sobrio, sofisticato ma contemporaneamente e naturalmente gradevole.

Non solo naso alla Middleton ma anche sguardi e labbra carnose

Sempre secondo i dati forniti dal gruppo, chi sceglie di rifarsi gli occhi punterebbe invece ad ottenere lo sguardo di Rosie HuntingtonWhiteley, mentre per le sue labbra carnose, il top sembra essere rappresentato da Nicole Scherzinger.

Naso alla Middleton per le donne e alla Efron per gli uomini

E gli uomini? Anche il sesso “forte” non sembra esimersi dalla volontà di “copiare” qualche vip noto in tutto il mondo. E così, afferma la ricerca, i maschietti sembrano essere molto propensi a ritoccarsi il volto al fine di prender possesso di una mascella più evidente, alla Robert Pattinson Ashton Kutcher, o ritoccarsi gli occhi per avere uno sguardo “penetrante” come quello di Zac Efron oltre che il naso alla Middleton.

Cosa è la liporistrutturazione

La liporistrutturazione (lipofilling e trasferimento di grasso) è una procedura di chirurgia estetica che nel corso degli ultimi decenni è stata utilizzata con diversi livelli di successo e di soddisfazione.

Al di là delle specifiche tecniche e metodologie, quel che sembra contraddistinguere l’approccio dei chirurghi nei confronti di tale operazione di Liporistrutturazione è la consapevolezza che il grasso della persona sia maggiormente compatibile, con una complessiva migliore riuscita dell’intervento, e con riduzione del danno ischemico (angiogenesi) nei pazienti.

Che risultati si hanno con la Liporistrutturazione?

Come noto, i risultati della liporistrutturazione variano in base all’esperienza del chirurgo e allo stato del paziente, e variano enormemente a seconda delle tecniche di raccolta, elaborazione e re-immissione di grasso. Al fine di aumentare la riuscita dell’intervento, i chirurgi hanno sperimentato con successo una nuova tecnica grazie alla quale vanno a trasferire il grasso arricchito con delle cellule staminali.

Liporistrutturazione in chirurgia estetica

In particolare, la raccolta del grasso avviene mediante cannule flessibili funzionanti ad acqua: un dispositivo che inietta acqua nel corpo, rimuovendo – contemporaneamente – le cellule di grasso oggetto della transazione.

Successivamente, dal grasso vengono rimosse le impurità che si accumulano durante la liposuzione: il tessuto viene lavato due volte con 150 ml di soluzione di elaborazione, e il plasma arricchito con fattori di crescita e con cellule staminali viene poi aggiunto allo stesso grasso prima della re-iniezione nel corpo.

Approfondimenti sulla Liporistrutturazione

Il concentrato così prodotto in sede di aspirazione conterrà cellule staminali mesenchimali in grado di proliferare dando vita a diversi tipi di tessuti molli e duri. Utilizzando la tecnologia Marrowstim, le cellule staminali possono essere concentrate su misura per il paziente, iniettandole in vari punti (ad esempio, intorno al seno, per dare forma e volume all’intera struttura).

A margine dell’operazione, il paziente riceverà antibiotici, antidolorifici e anti-infiammatori, al fine di contenere eventuali pregiudizi (comunque non straordinari) successivi alla transazione chirurgica di liporistrutturazione.