Banking del grasso cosa è e come funziona?

Si chiama banking del grasso e, probabilmente, diventerà uno degli interventi più desiderati della prossima stagione di chirurgia estetica e di medicina plastica.

Ma cosa è il banking del grasso? E perché questa tecnica si sta sviluppando così rapidamente negli Stati Uniti, dove vip e non-vip alimentano le “banche” del grasso? Cerchiamo di saperne di più in questo nostro approfondimento, alla scoperta di una innovativa tecnica di medicina estetica che promette di riservare innumerevoli vantaggi ai suoi utilizzatori.

Partiamo da una definizione sintetica: il banking del grasso consiste nel prelievo del grasso in eccesso dalle zone critiche del nostro corpo, finalizzato a ridistribuirlo nelle zone che invece necessitano un ritocco più o meno invasivo.

Come funziona il banking del grasso

L’operazione può essere effettuata proprio attraverso il “deposito” di grasso, riempitivi naturali realizzati con l’adipe in eccesso dello stesso paziente, che viene aspirato e congelato (oltre che trattato con specifici impianti) per poter poi essere utilizzato per finalità estetica (e funzionali) nel momento desiderato.

Banking del grasso cosa è e come funziona?

Attraverso il banking del grasso, pertanto, il paziente può scegliere di conservare nel tempo il proprio grasso, potendo scegliere di usarlo mesi o anni dopo: fino ad oggi, invece, il grasso estratto mediante interventi di liposuzione doveva essere immediatamente utilizzato in trattamenti di lipofilling attraverso delle iniezioni contemporanee.

Con il banking l’adipe in eccesso viene custodito in apposite banche dati per poi essere utilizzato in futuro per aumentare il volume del seno o del… lato b. Il tutto senza alcun rischio di rigetto, di intolleranza o di reazioni allergiche. Una sorta di filler gratuito e naturale, per chi desidera evitare ogni tipo di trauma post intervento.

Stabilito quanto sopra, cerchiamo di approfondire in che modo viene effettuato l’intervento di banking del grasso, e quali siano i suoi costi. Il procedimento avviene mediante la più nota crio conservazione in vapori di azoto libero a una temperatura vicino ai – 200 gradi.

Quando invece il paziente sceglierà di utilizzare l’adipe inserito in banca, per esempio per procedere all’ingrandimento del volume del seno, le cellule adipose saranno soggette a un processo di scongelamento, utile per poter poi essere introdotte nuovamente nel corpo. Una volta iniettate, occorrono almeno 20 giorni affinchè le cellule staminali introdotte con quelle adipose possano essere attivate e possano così iniziare a riprodursi.

L’intero processo non ha una durata significativamente maggiore a quella degli altri interventi, avendo un’estensione temporale presunta tra i 20 e gli 80 minuti, oltre ai tempi necessari per procedere all’opportuna preparazione pre-intervento e alla successiva medicazione post-operazione. Il paziente passa poi attraverso una camera di riposo dove rimarrà qualche ora, prima di lasciare il centro di medicina estetica.

Un ritorno a breve distanza presso l’ospedale o la clinica dove è stato effettuato l’intervento, è necessario per poter procedere alla sostituzione dei bendaggi e ai controlli della buona riuscita dell’operazione.

Perchè usare la tecnica del banking del grasso?

Come abbiamo già avuto modo di ricordare, la tecnica del banking è proficuamente utilizzata anche per motivi funzionali, e non solamente estetici. Dal tessuto adiposo è infatti possibile trarre delle cellule staminali che possono risultare estremamente utili per poter intervenire su deformità anatomiche, su ferite o ancora su traumi derivanti da ustioni e da piaghe, oltre a supportare la risoluzione di patologie tumorali.

Considerando che il livello di rischio e di controindicazione è pressochè immune, è probabile che il banking possa trovare ampia diffusione anche nel nostro mercato, nel corso dei prossimi anni.

Anche l’aspetto del pricing, che potrebbe in parte scoraggiare il ricorso all’ intervento tramite l’uso di banking del grasso, sembra essere piuttosto modesto rispetto ad altre operazioni, aggirandosi tra i 2 mila e i 5 mila euro (a seconda della mole di adipe estratta) per un periodo di conservazione di cinque anni.

Smettere di fumare: ecco qualche consiglio per un fisico più in forma

Smettere di fumare: è ben noto come il fumo crei un’elevata dipendenza. Nonostante l’accresciuta informazione sui danni che il fumo provoca alla salute, un gran numero di italiani continua ad usare (abusare?) delle sigarette, con uno scenario controproducente per il proprio portafoglio e per il proprio benessere.

In proposito, sia sufficiente ricordare alcuni dei principali inestetismi che il fumo contribuisce a sviluppare: denti gialli, rughe intorno alla bocca, complessivo aspetto meno sano. Ma come è possibile smettere di fumare? Esistono dei metodi utili per uscire da questa dipendenza?

Consapevoli che fornire consigli adatti per tutti è compito ben arduo, cerchiamo di tracciare qualche linea guida comportamentale per aiutarvi a smettere di fumare.

Consigli utili per smettere di fumare

Il primo consiglio che ci sentiamo di darvi per smettere di fumare, pur apparentemente banale, è quello di fissare una data a partire dalla quale “buttar via” il pacchetto di sigarette.

Smettere di fumare ecco qualche consiglio

In questo modo, vivrete l’avvicinarsi della data con la giusta tensione emotiva e con le opportune motivazioni.

Potete scegliere liberamente la data: l’unico consiglio che ci sentiamo di fornire è, ovviamente, quello di fissare un tempo non eccessivamente allungato, ma un arco temporale sufficientemente breve da permettere un rapido contrasto a qualsiasi “ripensamento”.

Tenete anche in considerazione che nell’ipotesi in cui dobbiate sottoporvi a qualche intervento di chirurgia plastica, è necessario interrompere il fumo almeno 2 settimane prima dell’intervento.

Il secondo consiglio che ci sentiamo di sottoporre alla vostra attenzione è quello relativo al supporto di terzi. In altri termini, se l‘idea dell’astinenza da nicotina vi dà ansia, o se avete sempre fallito nel tentativo di smettere di fumare, consultate un medico o iscrivetevi ad un gruppo di auto aiuto. E, soprattutto, non scoraggiatevi: spesso ci vogliono diversi tentativi – e diversi metodi – per smettere di fumare. Non mollate, e tenete duro.

Altre terapie e metodi per smettere di fumare

Se quanto sopra non fosse sufficiente per convincervi a smettere di fumare e ad abbandonare le tanto amate / odiate sigarette, c’è di più: le terapie sostitutive della nicotina (NRT). Si tratta di elementi artificiali o naturali, come cerotti alla nicotina, gomme, pastiglie e spray nasali, che contengono dosi di nicotina utili per alleviare il disagio da astinenza, ma prive delle migliaia di sostanze chimiche tossiche e cancerogene contenute nelle sigarette. Tali sostanze sostitutive permettono pertanto di liberarsi dalla dipendenza da nicotina gradualmente.

In alternativa, è possibile cercare di utilizzare uno dei trend di maggiore crescita negli ultimi tempi: le sigarette elettroniche, eventualmente aromatizzate al tabacco, o con mini dosi di nicotina da diminuire in via graduale, fino ad azzerare il contenuto.

Infine, se nemmeno le nuove sigarette elettroniche vi hanno indotto a cessare la dipendenza da nicotina e smettere di fumare, una valida scappatoia può essere rappresentata dai tanti farmaci oggi in circolazione, e costituenti una valida arma per smettere di fumare. In farmacia ci sono infatti molti modi per smettere di fumare senza l’utilizzo di nicotina: farmaci che devono essere prescritti da un medico e utilizzati sotto sorveglianza medica.

Ad ogni modo, permetteteci una puntualizzazione: sebbene gli elementi di cui sopra possano costituire un valido supporto per cercare di smettere di fumare, niente è così forte come la vostra forza di volontà. Per smettere di fumare è infatti necessario tanto impegno e costanza, e la voglia di resistere alle facili tentazioni che – soprattutto nelle prime settimane dall’interruzione dell’assunzione di nicotina – compariranno in maniera prepotente.

A distanza di poco tempo, riuscirete comunque a provare i primi, rilevanti, benefici dall’interruzione del fumo, e sarà certamente più facile cercare di resistere alla voglia di assumere nuove dosi di nicotina. Attività fisica e uno stile alimentare corretto vi aiuteranno a fare il resto e a smettere di fumare.

Metodi per contrastare l’invecchiamento

Contrastare l’invecchiamento? Il tempo, è ben noto, non si può fermare. Tuttavia ciò non significa che non si possa invecchiare “meglio” di altri, e contrastare gli effetti negativi e decadenti derivanti dal trascorrere delle stagioni.

Cerchiamo allora di comprendere – attraverso semplici abitudini quotidiane – in che modo “ingannare” l’orologio temporale, e rimanere più giovani.

Tutelare i cromosomi per contrastare l’invecchiamento

Gli scienziati hanno trovato il modo per misurare la velocità con cui i cromosomi “invecchiano” attraverso la misurazione della velocità del degradamento delle loro estremità (i c.d. “cappucci”). La parte iniziale e finale di ogni cromosoma è infatti ricoperta da una struttura particolarmente resistente denominata telomero.

Metodi per contrastare l’invecchiamento

La funzione del telomero è principalmente quella di proteggere il DNA da eventuali danni concomitanti alla divisione delle cellule. Considerato che quando è in atto il processo di invecchiamento le cellule si dividono e si “replicano” più volte, ne consegue che i telomeri iniziano a subire un forte stress e, pertanto, a degradarsi.

Quando i telomeri andranno ad esaurirsi, le cellule moriranno e il processo di invecchiamento subirà una rapida accelerazione. Una dieta corretta, ricca di grassi omega-3, è in grado di rallentare lo scorrere degli eventi.

Contrastare l’invecchiamento mangiando frutta e verdura

Le persone che mangiano un vasto assortimento di frutta e verdura riscontrano minori possibilità di incappare in malattie croniche. Inoltre, le persone più affezionate a frutta e verdura riescono a mantenere un peso corporeo sano, e riescono altresì a vivere mediamente più a lungo.

Assumere omega-3

Gli acidi grassi a catena lunga come gli omega-3 e gli acidi grassi eicosapentaenoico o EPA e l’acido docosaesaenoico o DHA, sono probabilmente gli elementi più vicini all’utopistico “elisir di giovinezza”. Recenti ricerche hanno dimostrato che le persone con i più alti livelli di EPA e DHA nel sangue hanno altresì minori possibilità di incontrare nella loro vita malattie cardiache, e riescono a rallentare il proprio processo di invecchiamento.

Usare il filo interdentale

L’uso del filo interdentale non rappresenta solo un bene per le gengive e per l’intera igiene orale, quanto altresì un elemento determinante per la vostra longevità. Di fatti, l’uso del filo interdentale rimuove i batteri che causano la parodontite e che portano alla carie: se accumulati in numero sufficiente, tali batteri possono penetrare nel flusso sanguigno, causando infiammazioni e aumentando il rischio di malattie cardiovascolari.

Bere tè verde

Il tè verde aiuta i processi di dimagrimento e di conservazione di un peso forma ideale. Grazie agli antiossidanti in esso contenuti (principalmente, l’epigallocatechina-3-gallato), il tè verde può contribuire a perdere fino a tre chili in 12 settimane se associato a una dieta corretta. Alcuni esperti consigliano di bere tale sostanza almeno 2-3 volte al giorno, anche questo può aiutare a contrastare l’invecchiamento.

Fare attività fisica

L’inattività e la perdita di massa muscolare possono accelerare il processo di invecchiamento: tali cambiamenti sono purtroppo in grado di estendersi anche fino a livello cellulare.

Per contrastare l’invecchiamento e tali effetti negativi è sufficiente effettuare più movimento fisico, anche senza esagerare: basta ad esempio fare una passeggiata nel primo mattino o, in primavera e in estate, approfittare della bella stagione per agevolare attività di pulizia o di giardinaggio all’aria aperta.

Proprio queste ultime attività possono incoraggiare congrui movimenti del corpo, andando a determinare grossi benefici. L’accovacciarsi, il camminare, il piegarsi, il sollevare oggetti, sono solo alcuni dei movimenti che – se effettuati correttamente – potrebbero contribuire alla nostra longevità e a contrastare l’invecchiamento.

Come contrastare la sudorazione ascellare eccessiva (osmidrosi)

Come contrastare la sudorazione ascellare: L’osmidrosi ascellare (sudorazione ascellare eccessiva) è una condizione in grado di costituire un significativo imbarazzo sociale. I trattamenti tradizionali a base di agenti topici, agenti sistemici e a base della tossina botulinica sono efficaci solo temporaneamente, con la conseguenza di rendere doveroso un intervento più radicale per poter rallentare l’emersione del fenomeno, o interrompere i suoi effetti più visibili.

Come contrastare la sudorazione ascellare eccessiva
Come contrastare la sudorazione ascellare eccessiva

Per cercare di risolvere alla radice il problema e contrastare la sudorazione ascellare in modo efficace, alcuni medici chirurghi consigliano un’operazione che vada a escindere la ghiandola sudoripara: un intervento particolarmente delicato, associato a molte potenziali complicazioni e, pertanto, spesso evitato dai medici, che preferiscono rivolgersi a valide alternative come il trattamento laser (applicazione sottocutanea della neodimio pulsata: una combinazione di ittrio – alluminio – granato che favorisce l’ablazione delle ghiandole sudoripare).

Come si interviene per contrastare la sudorazione ascellare?

Il trattamento è effettuabile a livello ambulatoriale e in anestesia locale. In genere, viene utilizzato il Laser Smart Lipo, ad impulsi neodimio: ittrio – alluminio-granato, 1064-nm sistema laser.

La luce laser viene convogliata attraverso una micro cannula con un diametro di 1,0 mm in cui viene inserita una fibra ottica. Dopo una anestesia tumescente vengono effettuate due forature di piccole dimensioni con un ago calibro 18 al confine anteriore e distale di ciascuna ascella.

La cannula viene poi inserita nel livello di destinazione del derma – sub giunzione dermica e la profondità della punta della cannula viene tenuta sotto controllo grazie ad una guida transcutanea con un neon ad elio. Il monitoraggio diventa così estremamente importante per evitare danni in strutture più profonde come il plesso brachiale e i vasi sanguigni.

Contrastare la sudorazione ascellare efficacemente con il laser

Il laser viene applicato al tessuto con incannulamento ripetuto in modo incrociato. Il punto finale di esposizione è a 200 o 300 J per ogni griglia: la procedura per lato impiega da 5 a 15 minuti.

Terminato il trattamento, viene applicata una medicazione da tenere per 24 ore. Il trattamento non causa né edemi né gonfiori. Ecco quindi questo ottimo metodo per contrastare la sudorazione ascellare, un problema antipatico che affligge molte persone. Altri approfondimenti utili contrastare la sudorazione ascellare.

La Radiofrequenza

radiofrequenza in medicina estetica

La Radiofrequenza: la medicina estetica è un argomento molto conosciuto ai giorni nostri e ogni giorno sono tantissime le persone che decidono di sottoporsi a uno dei trattamenti disponibili per risolvere vari problemi.

Oggi parliamo della radiofrequenza, trattamento di medicina estetica che in passato era molto utilizzata per coagulare le verruche.

Con il principio attivo di cessione di calore nel corpo, la radiofrequenza si orienta verso il trattamento del rilassamento cutaneo, il calore viene trasferito nel corpo per alcuni millimetri giusto a favorire un benessere generale alla persona.

Di solito la radiofrequenza viene utilizzata per il trattamento delle rughe quindi per ringiovanire la pelle ed è favorevole anche per il trattamento dell’acne.

Come funziona la radiofrequenza

In realtà possiamo dire che la radiofrequenza tramite il calore provoca una specie di effetto lifting sulla zona trattata stimolando la produzione di collagene, riducendo al minimo la grandezza delle ghiandole sebacee. Infatti, la radiofrequenza utilizzata agisce sulla contrazione della pelle favorendo un effetto liftante che sarà visibile solo dopo qualche mese di trattamento.

Il collagene è una proteina che svolge un ruolo fondamentale nel tessuto connettivo della pelle e, nel corso degli anni, a causa del normale e naturale processo di invecchiamento,può danneggiarsi fino a denaturarsi e causare rughe, evidenziando una pelle rilassata, cadente, atonica e poco elastica.

Ovviamente il rilassamento della pelle è la cosa più naturale del mondo, quindi si potrà ridurre solo in minima parte il problema delle rughe.

Quanto è efficace la radiofrequenza?

Come tutti i trattamenti di medicina estetica, anche dalla radiofrequenza non bisogna aspettarsi risultati immediati e solo con il tempo potrete vedere i risultati sul vostro corpo.

La costanza nell’effettuare questi trattamenti, come per tutte le cose è un elemento necessario e fondamentale, specialmente se unita ad altri generi di cure può essere di molto aiuto. Vi consigliamo anche di leggere queste pagine per approfondire l’argomento Radiofrequenza.

Botox solo da chirurghi esperti – i consigli di Renato Calabria

Botox solo da chirurghi esperti – i consigli di Renato Calabria. Renato Calabria è uno dei chirurghi più noti in tutto il mondo. Con studi professionali nelle città più prestigiose (da Berverly Hills a Milano), Calabria è uno dei guru della chirurgia estetica, in grado di vantare un portafoglio di clienti particolarmente ampio e prestigioso.

Ebbene, il creatore del “lifting della pausa pranzo” ha recentemente dispensato qualche utile consiglio nei confronti di tutte le donne che stanno valutando se effettuare qualche piccolo “ritocco” al proprio viso.

Botox solo da chirurghi esperti – i consigli di Renato Calabria
Botox solo da chirurghi esperti

Secondo Calabria, innanzitutto, il botox andrebbe somministrato solamente da mani esperte, in grado di garantire le giuste competenze in chirurgia plastica e, soprattutto, le adeguate conoscenze dell’anatomia del viso.

I rischi di finire nelle mani sbagliate e, in ultima istanza, di veder danneggiato (spesso in maniera irrevocabile) il proprio volto sono d’altronde ben evidenti.

Prima di tutto – segnala ancora Calabria – non è affatto vero che la parte in cui viene iniettata la tossina botulinica salga in seguito all’iniezione e alla paralisi del muscolo.

Ecco svelato qualche falso “mito” del botox

È invece vero il contrario: la parte del muscolo interessata dall’iniezione scende, e il pericolo di “sformare” il viso andando a rompere la simmetria naturale, è dietro l’angolo.

Altro luogo comune che il chirurgo ha contribuito a smentire è relativo all’infallibilità del botox rispetto ai suoi principali concorrenti. In altri termini, le iniezioni con la tossina botulinica non potranno mai sostituire le operazioni chirurgiche più complesse come il mini lifting, che di fatti è particolarmente apprezzato dalle attrici over 40 che desiderano mantenere la propria giovinezza.

Infine, aggiunge Calabria, non è affatto vero che i trattamenti apparentemente meno invasivi siano quelli in grado di fornire i risultati più naturali. Basti considerare, in proposito, gli effetti potenzialmente devastanti (e, purtroppo, permanenti) causati dall’utilizzo del silicone.

Prima di sottoporsi a qualsiasi tipologia di intervento è pertanto buona abitudine confrontarsi apertamente con più medici, e scegliere di affidarsi alle mani più esperte e certificate.