Ginecomastia in crescita del 30% nel 2013

Ginecomastia in crescita del 30% nel 2013: secondo quanto afferma il dottor Alfredo Borriello, direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Plastica dell’ospedale Pellegrini di Napoli, nel corso della prima parte del 2013 gli interventi di ginecomastia sarebbero cresciuti del 30 per cento.

A richiedere la riduzione del seno maschile sarebbero soprattutto i giovanissimi di età compresa tra i 17 e i 25 anni, a consolidamento di una tendenza che già nello scorso decennio aveva iniziato a mostrarsi in maniera piuttosto chiara.

Ginecomastia in crescita, ma da cosa è causata?

La ginecomastia non è causata esclusivamente dal collegamento con una situazione di obesità, ma è spesso generata da scompensi ormonali, da sostanze dopanti o dall’abuso di farmaci (come gli antidepressivi).

Ginecomastia in crescita del 30% nel 2013

La formazione di tale condizione è graduale e si sviluppa subito dopo la pubertà: nei maschi, così come nelle femmine, nel corso degli anni si assiste ad un graduale sviluppo della ghiandola mammaria che, tra i primi, si atrofizza. Se la ghiandola non attraversa la sua naturale fase di atrofia, si ha un aumento di volume e un conseguente pregiudizio, limitato all’aspetto estetico e psicologico.

Fondamentalmente, due sono le principali classificazioni delle tipologie di ginecomastia. La prima è definita “ginecomastia vera”, e consiste nell’aumento di volume delle mammelle e della componente ghiandolare mammaria. La seconda è invece definita “ginecomastia falsa” e consiste nell’accumulo di tessuto adiposo nella zona mammaria, che spinge verso l’aumento di volume.

Diverse saranno, di conseguenza, le modalità di intervento. Nell’ipotesi di ginecomastia vera, infatti, l’intervento consisterà nell’asportazione della ghiandola mammaria mediante incisione sull’areola.

Nel caso di ginecomastia falsa, invece, l’intervento consiste nella semplice asportazione del grasso che risulta localizzato nell’area mammaria, mediante un’operazione di liposcultura.

Sempre secondo quanto affermato dal dott. Borriello, negli ultimi anni si è assistito ad un incremento di casi di ginecomastia prevalentemente legati all’abuso degli antidepressivi, e dei cibi simil-estrogenici (quegli alimenti che risultano essere contaminati da sostanze che hanno affinità per i recettori degli estrogeni).